La nostra “nuova” scuola – Istituto Omnicomprensivo Orte

Otto e trenta di mattina, la sveglia non suona più da diversi giorni ormai, la scuola Sirto Sacchetti di Orte Scalo è chiusa, ma purtroppo non è una vacanza. Ci si mette al lavoro, niente cattedra, niente abbracci dei bambini, niente lavagna ma tastiera del computer e cellulare. “Buongiorno”, un buongiorno su WhatsApp non si nega mai a nessuno; ormai le rappresentanti di classe sono diventate amiche e collaboratrici fidate. Forse mai come oggi la collaborazione tra scuola e famiglia è diventata fondamentale e concretamente attiva.

“Buongiorno maestra, aspettiamo il lavoro di oggi”. Eh già, che mi sono inventata oggi per tenere in allenamento i miei piccoletti? Parliamo di scuola primaria, cinque anni importantissimi per gettare le basi di un sano apprendimento e accompagnare l’evoluzione di un bambino che, quando uscirà da qui in quinta, sarà molto diverso da come era entrato: sarà cresciuto nel fisico e nella mente, avrà acquisito competenze, memorizzato informazioni, avrà capito cosa vuol dire rispettare le regole, avrà imparato a farsi degli amici e a camminare con le proprie gambe, si sarà sentito sconfitto per poi ritrovare la fiducia in se stesso, insomma, sarà diventato un po’ più grande.

“Oggi ho registrato un video con la lezione di storia, glielo inserisco sul registro elettronico e poi lo metto su WhatsApp, almeno possono vederlo tutti!” Mi pare di rivedermi mentre mi riprendo col gatto in braccio per farli divertire e nello stesso tempo provo a spiegare in pochi minuti, cose che avrebbero richiesto ben altro tempo e chiaramente la mia presenza.

Ma si sa, viviamo al tempo del coronavirus e lui, il mostro, ci ha tolto anche questo. Con le mie colleghe c’è un filo indissolubile che ci lega ed un contatto continuo, un sano confronto che oggi più che mai diventa anche rassicurazione. Ci scambiamo opinioni ogni giorno, idee, programmi da scaricare, strategie didattiche e questioni da risolvere. “Che hanno detto i genitori? Troppi compiti?” “Il registro elettronico non si apre!” “Ti invio un link per i libri online”, “Oggi alle tre c’è la videoconferenza con la Preside”; insomma, ci si reinventa ogni giorno e lo si fa insieme, collaborando. Siamo consapevoli delle difficoltà che incontrano i genitori, anche loro cercano di adattarsi come possono e noi cerchiamo di fare il possibile per aiutarli.

D’altronde ci siamo abituate. La primaria di Orte Scalo è una scuola a colori, bambini di circa 45 nazionalità diverse con un 30% di stranieri che arrivano da svariate parti del mondo durante tutto l’anno scolastico e ci riempiono il cuore parlandoci di paesi lontani in lingue spesso sconosciute, ognuno col proprio bagaglio di gioie e sofferenze. Da noi i problemi sono una serena quotidianità; i bambini non sempre comprendono quello che diciamo, ma sorridono, sorridono sempre, e in men che non si dica fanno amicizia, imparano ad esprimersi e diventano quell’entità variopinta che riempie le nostre classi. Ogni piccolo passo fatto è per noi una grande soddisfazione. Sono loro, i nostri eroi che, in questi strani giorni di didattica a distanza, intasano di adorabili messaggi il mio telefono e la mia posta elettronica, e come fare a non commuoversi quando scrivono “maestra mi manchi”. Per loro ci spendiamo ogni giorno, per Emma che mi racconta che oggi ha fatto i “cappellacci” con la mamma, per Diego che mi dice che quando si spegne la luce ha paura, per Lisa che ha costruito con la mamma una tenda in giardino ecc., ecc. Tu rispondi a tutti e non parli del “mostro” ma tutti lo conoscono bene e lo nominano spesso il coronavirus. Beh caro coronavirus, cerca di lasciarci in pace e vattene presto perché noi abbiamo un sacco di cose da imparare e non pensare di farci paura perché tu non ci fermi, non ci fermerai mai.

Roberta Castri – Istituto Omnicomprensivo Orte

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