Lettera ai ragazzi – IC Mariangela Virgili – Ronciglione (VT)

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Carissimi ragazzi e carissime ragazze della IV A e della IV B,

proprio in questi giorni, nelle nostre lezioni a distanza, stiamo analizzando alcune tipologie del testo narrativo, come la lettera o l’e-mail.

Abbiamo visto che sono comunicazioni personali e che le possiamo usare in modo informale quando comunichiamo con persone che conosciamo bene e che per vari motivi non possiamo incontrare.

E’ proprio questo il mio caso, non vi posso incontrare, se non virtualmente, vi conosco benissimo e in questo momento ho bisogno di comunicarvi qualcosa di importante, quindi eccomi qui a scrivere questa lettera.

E’ dal 4 marzo che non ci siamo più incontrati. Proprio quel giorno, all’uscita, insieme alla maestra Rosa avevamo preso accordi con il professore Luciano Mariti (nonno di Tommaso) per iniziare un corso di sceneggiatura teatrale, per voi bambini, in vista del nostro spettacolo di fine anno; il giorno prima con la maestra Daniela Levantesi ci eravamo accordate per una serie di incontri con l’autore (Bruno Fiata naturalmente!); avevamo previsto anche di interpellare il signor Peppino Lorusso come consulente per il dialetto; avevamo prenotato la sala del teatro Petrolini e scelto le date per i rientri pomeridiani…

Tante cose da fare, tante iniziative ed esperienze da vivere che dovevano rendere il nostro secondo quadrimestre effervescente ed indimenticabile.

Talmente ricco di attività entusiasmanti da lasciare un fantastico segno nella mente e nel cuore. Un segno che nel mio caso mi avrebbe aiutato a vivere più serenamente l’inizio del prossimo anno scolastico senza la vostra presenza giornaliera… presenza piena di confusione e agitazione, ma soprattutto di calore, di sorrisi, di sguardi, di gioia di vivere.

Gioia di vivere che, da che mondo è mondo, voi bambini sapete sempre trasmettere agli adulti, siano essi genitori, nonni o insegnanti. E a me personalmente ne avete trasmessa veramente tanta e di questo vi ringrazio.

Lo state facendo anche in questo periodo, nonostante tutto. Comunichiamo su weschool, ci vediamo in live, ci scriviamo in chat, e anche se è tutto troppo virtuale, voi riuscite sempre a personalizzare i vostri interventi e a sorprendermi con attività e iniziative che ci fanno superare la distanza dello schermo.

A settembre inizierete la classe quinta, spero in sicurezza e senza troppe difficoltà, ma io non sarò con voi, perché sarò in pensione. Dopo 42 anni di servizio è questo il destino di ogni lavoratore.

Certo la scuola non mi chiuderà fuori della porta e mi farà piacere avere il modo di passare alcuni momenti con voi, (già ci abbiamo un po’ pensato con le vostre maestre), però avrei voluto avere un tempo più lungo e disteso per prepararvi e prepararmi meglio a questa separazione; avrei voluto potervi guardare negli occhi , incontrare lo sguardo di ognuno di voi; avrei voluto abbracciarvi, come abbiamo sempre fatto, specialmente nei momenti più emozionanti…

Avrei voluto…ma il 4 Marzo c’è stato lo strappo, il taglio netto, improvviso e inaspettato, doloroso per tutti, ma per me ancora di più…

Amatissimi ragazzi, vediamo ora la cosa in positivo, avrete tante super maestre che continueranno il percorso scolastico e di vita insieme a voi; maestre che sono mie colleghe, ma ancor di più mie amiche carissime che mi permetteranno di mettere lo “zampino” in classe ogni tanto…

Poi in questo periodo complicatissimo che stiamo vivendo abbiamo comunque scoperto modi diversi di tenerci in contatto e comunicare, modi che potremo continuare ad usare  ogni volta che ne sentiremo la necessità…

Infine, ma al primo posto per importanza, dentro di noi troveremo sempre ciò che ci unisce e che ci tiene vicini; è tutto ciò che abbiamo vissuto insieme a scuola, anno dopo anno, giorno dopo giorno…sono i momenti esaltanti dei traguardi raggiunti, ma anche quelli delle piccole delusioni e difficoltà, momenti divertenti ed emozionanti alternati a momenti un po’ tristi; ma ognuno di essi è stato sempre condiviso e affrontato insieme, perché abbiamo capito che INSIEME è la parola giusta per crescere bene, andare sicuri incontro alla vita, godere delle gioie e superare gli ostacoli…

Niente lacrime mi raccomando…abbiamo ancora un pezzettino di didattica a distanza da vivere insieme…e lo dobbiamo fare con il sorriso sulle labbra. Il vostro sorriso è una medicina che spazza via tristezza e malinconia.

Scusatemi ragazzi per questa lettera troppo lunga, ma mi è mancata tantissimo la possibilità di parlare con voi.

Vi abbraccio con tutto il mio affetto (non vi muovete per un po’…è un abbraccio lunghissimo!!!).

La vostra maestra Patrizia

Patrizia Mengoni, IC Mariangela Virgili – Ronciglione (VT)

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